""Usciamo di casa e rincasiamo dal lavoro la sera. Andiamo in
vacanza e torniamo alla quotidianità feriale. Espatriamo e manteniamo un suolo
patrio. Breve o lungo che sia il nostro andare, nello spazio come anche nel
tempo, è previsto un ritorno. Il ritorno a un equilibrio — narrativo,
emozionale, fisico o chimico — così come il “più semplice” ritorno a casa."
Questa citazione della giornalista Sanzia Milesi, fa riflettere su come la casa sia lo specchio della nostra anima e manifestazione della nostra identità.
Nel poema epico Odissea di Omero si racconta il viaggio dell'eroe Ulisse, il quale a seguito di una guerra, affronta numerose avventure con il solo desiderio di fare ritorno a casa, in cui la moglie Penelope lo aspetta con ansia e fedeltà. Nel viaggio l'eroe greco è costretto a convivere con la solitudine , la lacerazione e la sofferenza causate dalla guerra e la speranza del ritorno a casa rappresenta un viaggio verso la serenità e l'unicità del proprio essere .
"Itaca, terra mia! Vedo lo speco
e l’opaco di fronde antro ridente
ove sgozzai sui fumiganti altari
capre alle Ninfe; ed ecco l’alto Nérito
monte, e il porto di Fórcine, e il fronzuto
olivo torto che gli sorge in cima.
e l’opaco di fronde antro ridente
ove sgozzai sui fumiganti altari
capre alle Ninfe; ed ecco l’alto Nérito
monte, e il porto di Fórcine, e il fronzuto
olivo torto che gli sorge in cima.
Soltanto Ulisse è un altro Ulisse, ormai!
Vecchio, canuto ed acciaccato, curvo
sopra un bastone, con gli occhi cerchiati,
torna l’Eroe. Gran trionfo, nei lunghi,
brulli, nebbiosi e desolati inverni
sognato, in mezzo ai taciturni Eroi
giacenti al freddo nelle notti eterne!"
Vecchio, canuto ed acciaccato, curvo
sopra un bastone, con gli occhi cerchiati,
torna l’Eroe. Gran trionfo, nei lunghi,
brulli, nebbiosi e desolati inverni
sognato, in mezzo ai taciturni Eroi
giacenti al freddo nelle notti eterne!"
Ulisse al ritorno a Itaca.
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